Campionati Italiani 2024, Elisa Longo Borghini felice dopo la vittoria: “Su strada mi esalto, con le compagne abbiamo impostato una gara aggressiva”

Elisa Longo Borghini è campionessa italiana per la quinta volta in carriera. L’atleta della Lidl – Trek ha trionfato sul traguardo di Scarperia grazie ad un’azione solitaria che le ha permesso di staccare tutte le avversarie e di guadagnarsi un altro anno con il tricolore addosso. Dopo la delusione della prova a cronometro, vinta dall’atleta Piemontese poi declassata a causa del mancato rispetto della distanza minima di 25 metri da parte dell’ammiraglia, la nativa di Ornavasso ha messo in campo un’altra dimostrazione di forza che lascia ben sperare anche in vista del grande obiettivo stagionale, ossia i Giochi Olimpici di Parigi.

Tengo molto al tricolore, alla maglia italiana in generale e a quella della Nazionale. – commenta la neo campionessa italiana – Volevamo fare molto bene con le compagne, abbiamo impostato una gara aggressiva. Sapevamo che Elisa Balsamo era in buone condizioni, ma al rientro alle corse. Abbiamo quindi fatto un check al primo giro, lei mi ha detto di provare ad attaccare. Sono riuscita a staccare tutte e andarmene di forza. È stata molto dura, era difficile, perché sapevo che Fiamme Oro e UAE si sarebbero organizzate ma sono riuscita a restare in vantaggio e vincere”.

Non manca un inevitabile commento su quanto successo mercoledì nella prova a cronometro, un evento che comunque ha cercato di mettersi alle spalle, senza pensarci: “Questa non è una vendetta per la crono, era un’altra corsa. Io mi esalto tantissimo su strada, mi piace l’adrenalina che mi dà. Una mia cara amica ieri, Audrey Cordon-Ragot, mi ha scritto che sapeva fossi dispiaciuta, perché non sono arrabbiata, ma dispiaciuta, ma che oggi dovevo correre con il cuore, staccando la testa per staccare tutte le avversarie.

Infine, un pensiero riguardo quanto questa vittoria possa essere significativa anche in vista di un estate dai grandi obiettivi, con in particolare i Giochi che rappresentano una splendida occasione, peraltro con un percorso che in qualche modo può ricordare quello odierno, duro, ma non troppo, non necessariamente ideale per un’atleta come lei. “Questo è stato un ottimo test per Parigi, ma soprattutto un sintomo di buona condizione perché il percorso non era adatto alle mie caratteristiche”, sottolinea soddisfatta.

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